Che fine ha fatto Hachim Mastour? Ecco dove è andato a finire Hachim Mastour: la meteora dell’AC Milan
La storia di Hachim Mastour è una vera e propria parabola sull’illusione. Il mondo del calcio, e quello della comunicazione, lo hanno spedito in orbita a 15 anni presentandolo come modello per un nuovo corso di talenti emergenti. Sfrontati, funambolici, e amanti dell’estetica (dentro e fuori dal campo).
Al giovane italo-marocchino però, la durezza del calcio professionistico ha quasi subito presentato il conto. Più che sfrontato si è rivelato superbo, più che funambolico fumoso, e ancorato alla propria immagine come unica cifra in grado di distinguerlo sul terreno di gioco.
Un bluff che lo ha portato dalle porte della prima squadra del Milan, al fondo della panchina del PAS Lamia, squadra di seconda fascia nel campionato greco. Nel mezzo appena 5 minuti di Liga con il Malaga, e un gol con la formazione giovanile del Pec Zwolle. Gli olandesi sono la compagine che più ha creduto in lui, permettendogli di giocare 5 partite nell’Eredivisie.
Tutto qui. L’esperienza professionale del baby-fenomeno presto entrato nella scuderia di Mino Raiola è ridotta a questo. C’è un particolare però. Il peregrinare di Hachim, alla ricerca di un posto al sole nel calcio vero, lo ha lasciato svincolato a 20 anni.
Con alle spalle una “carriera” bruciata, Mastour ha scoperto di essere praticamente ancora in età buona per la Primavera. E così, questa volta lontano dalle luci dei riflettori, il viaggio sembra poter ripartire proprio da lì. Pochi giorni fa è trapelata la notizia. L’ex baby prodigio, celebre al mondo solamente per aver palleggiato in uno spot con Neymar, si allena con la Primavera del Parma.
Quando nel 2013 il suo nome è comparso per la prima volta nelle cronache nazionali, Mastour era certamente in anticipo sulla tabella di marcia.
Oggi il classe 98, con giocatori del calibro di Zaniolo (1999) e Kean (2000), si ritrova a inseguire. Dovesse riuscire a trovare il suo posto al sole in Serie A, scriverebbe davvero una bella storia… e questa volta sul campo.