Quali sono i soprannomi dei calciatori che militano in Serie A? E da dove derivano quegli appellativi? Dal campionato italiano all’estero, con un viaggio nel… passato: viaggio nei ‘nomignoli’ più famosi del nostro calcio
Alcuni sono dei semplici diminuitivi utili a semplificare un cognome troppo difficile da pronunciare, altri hanno dei significati ben precisi e non sempre legati alle vicende di campo, altri ancora sono dei nomignoli attribuiti fin da bambini, molti anni prima dell’inizio della carriera sportiva. In alcuni casi, addirittura, il calciatore in questione si identifica ormai con il proprio soprannome, capace così di ‘surclassare’ il cognome vero e proprio. C’è chi poi il suo appellativo lo ha trasformato in un marchio, chi invece prova a ‘nasconderlo’ il più possibile. Lo avrete già capito, stiamo parlando dei soprannomi dei calciatori più famosi. Ma quali sono i principali e come nascono? Scopriamo insieme qualcuno…
I soprannomi dei calciatori della Serie A
Facendo un’analisi in merito ai soprannomi dei calciatori attualmente in attività, scopriamo come la nostra Serie A sia un serbatoio di ‘nomignoli’ davvero niente male. Partiamo dalla Juventus, dove naturalmente tutti conoscono Cristiano Ronaldo, o meglio CR7: un nomignolo divenuto un marchio che ormai identifica in tutto il mondo il fuoriclasse portoghese. Ha bisogno di poche spiegazioni anche il soprannome di Andrea Barzagli, ribattezzato a Vinovo come ‘la roccia’ per via della sua solidità difensiva. Miralem Pjanic è per tutti ‘il pianista’, mentre l’attaccante argentino Paulo Dybala è invece la ‘Joya’. Il belga Dries Mertens si è ambientato così bene a Napoli, squadra e città, che per tutti i suoi compagni di squadra è ormai diventato ‘Ciro Mertens’, mentre il suo compagno di reparto Insigne, giocando sul nome di battesimo, è nell’immaginario collettivo partenopeo ‘Lorenzo il Magnifico’. Andrea Ranocchia, invece, ha usato così tanto il senso dell’ironia sul suo cognome da registrasi su Twitter con la usurname ‘23_Frog’. Sempre restando alla Pinetina, il centrocampista dell’Inter Marcelo Brozovic è diventato per tutti ‘epic’ per via del suo modo di esultare dopo un gol. Espressione con le mani sul mento che tanto ricorda una famosa emoji e da quel momento il croato è per tutti ‘epic Brozo’. Borja Valero, invece, fin dai tempi della sua esperienza a Firenze è distato chiamato il ‘sindaco’; mentre Radja Nainggolan è conosciuto – per le sue qualità da guerriero in campo ma anche per alcuni tratti somatici del viso – come il ‘Ninja’. Mauro Icardi è semplicemente Maurito, mentre il suo compagno di reparto Lautaro Martinez è arrivato dall’Argentina già con il soprannome di ‘toro’.
Quanti nomignoli nel campionato italiano
Dopo aver esordito in prima squadra a soli 16 anni, Gianluigi Donnarumma è diventato per tutti Gigio, nomignolo attribuito dai suoi compagni di squadra più grandi a Milanello; mentre l’attaccante polacco Krzysztof Piatek, grazie alla sua esultanza dopo ogni gol, è diventato fin da subito per i tifosi italiani il ‘pistolero’. Duvan Zapata, attaccante colombiano oggi all’Atalanta, è stato ribattezzato in Sudamerica con il nomignolo di ‘el ternero’, il vitello; restando in casa nerazzurra, proprio in questa stagione Gasperini ha svelato il soprannome che lo spogliatoio dell’Atalanta ha attribuito allo sloveno Josip Ilicic, ovvero ‘la nonna’. Il motivo? I suoi continui lamenti legati alla stanchezza in allenamento. Senza dimenticare il ‘Papu’ Gomez. Daniele Da Rossi lascerà la Roma a fine stagione come deciso dalla società del presidente Pallotta, ma nell’immaginario collettivo generale dei tifosi giallorossi (e non solo) rimarrà per sempre ‘capitan futuro’. Stephan El Shaarawy è invece il Faraone, per via delle sue origini italo-egiziane, mentre Diego Perotti è da anni ormai conosciuto come ‘El Monito’, la scimmietta. Restando nella Capitale, ma sponda Lazio, troviamo il ‘sergente’ Sergej Milinkovic-Savic, il ‘mago’ Luis Alberto e la ‘pantera’ Caicedo. Gervinho del Parma è per tutti la ‘freccia nera’ per la sua incredibile velocità, mentre in casa Cagliari Leonardo Pavoletti viene simpaticamente chiamato ‘pavoloso’. Sempre tra i rossoblù troviamo ‘el pata’ Castro, oltre a ‘l’uomo Cragno’, appellativo che i tifosi hanno riservato ad Alessio Cragno, portiere della squadra oggi allenata da Maran. In Serie A gioca anche il ‘cholito’ Giovanni Simeone, attaccante della Fiorentina che ha ereditato il nomignolo dal papà, il cholo Diego Simeone. C’è poi il ‘Gallo’ Andrea Belotti, famoso per la sua esultanza con la cresta, e il ‘Generale’ Rincon nel Torino.
I soprannomi all’estero…
Quella di attribuire un soprannome a un giocatore, specialmente a quelli più forti e famosi, è una ‘moda’ che dilaga anche all’estero. La stella brasiliana del Paris Saint-Germain Neymar è per tutti ‘O Ney’, il suo compagno di squadra – come i tifosi del Napoli ricorderanno bene – Edinson Cavani è invece ‘El Matador’. Il fenomeno argentino del Barcellona Leo Messi è conosciuto anche come la ‘Pulga’, la ‘pulce’, per via della sua statura. Soprannome legato alla statura fisica anche per Sebastian Giovinco, per tutti la ‘formica atomica’. Gonzalo Higuain è noto come ‘pipita’, soprannome ereditato dal padre, chiamato il ‘pipa’ per via del suo naso pronunciato. Claudio Marchisio, oggi allo Zenit, è il ‘principino’, mentre Marek Hamsik a Napoli era conosciuto anche come ‘marechiaro’. Balotelli è invece ‘Super Mario’.
…E quelli storici del passato
Ci sono poi soprannomi dei calciatori storici ormai non più in attività, come ‘il divin codino’ Roberto Baggio, o ‘Pinturicchio’ Alessandro Del Piero, il ‘maestro’ Andrea Pirlo, il ‘pendolino’ Cafù, ‘Ringhio’ Gattuso e ‘Super Pippo’ Inzaghi. Francesco Totti, specialmente nei primi anni della sua carriera, veniva chiamato ‘pupone’ (pur non amandolo moltissimo); andando più indietro troviamo il ‘Genio’ Savicevic, ‘Zizou’ Zidane, il ‘Cigno’ Marco Van Basten e ‘Le Roi’ Platini. Ricardo Izecson dos Santos Leite invece è diventato per tutti Kakà per ‘colpa’ del fratellino che da piccolo ne storpiava il nome. Restando in temi di brasiliani c’è Ronaldo il ‘Fenomeno’, e ‘Dinho’, appellativo che identifica l’ex stella di Barcellona e Milan Ronaldinho. Ultimo della nostra carrellata, l’indimenticabile ‘Pibe de Oro’ Diego Armando Maradona.