Quagliarella compie 37 anni ma sa ancora essere decisivo: è il più anziano ad aver segnato 2 reti nella stessa gara. Leggi la storia del campione di Castellammare di Stabia con le tappe fondamentali della sua carriera e un approfondimento sul prossimo match che Fabio disputerà con la sua Sampdoria contro il Napoli. Ecco, inoltre, una comparazione dei migliori bonus di benvenuto della settimana:
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Fabio Quagliarella: biografia, storia calcistica, curiosità
Dopo aver vinto a sorpresa la classifica cannonieri nella passata stagione, l’attaccante della Sampdoria non ha disputato, fin qui, un grande campionato segnando troppo poco per i suoi standard. Con le 2 reti al Brescia, Quagliarella è diventato tra l’altro il giocatore più anziano dei maggiori cinque maggiori campionati a segnare una doppietta in questa stagione.
Fabio Quagliarella è infatti noto principalmente per le sue gesta sportive all’interno del campionato di Serie A. Indossa la maglia con il numero 27 per commemorare Niccolò Galli, figlio dell’ex portiere Giovanni Galli, che militava insieme a lui nelle nazionali giovanile, deceduto a causa di un incidente stradale durante l’anno 2001. Il suo ruolo principale è l’attaccante, facendo i compiti di prima o seconda punta a seconda delle esigenze, ma durante la sua carriera, gli si è dato modo di giocare come esterno o trequartista. È noto a tutti che il suo tiro sia estremamente potente e preciso e che tra le sue tecniche meglio riuscite vi sia la rovesciata. Nasce nel comune di Castellammare di Stabia il 31 gennaio dell’anno 1983 e fin da piccolo ha modo di giocare a calcio, crescendo nelle giovanili del Torino.
Il Torino e la Florentia Viola
L’esordio nel calcio che conta si avrà solamente il 14 maggio dell’anno 2000: in quel giorno Fabio Quagliarella scende in campo con il Torino nella massima serie, riuscendo a vincere la partita contro la squadra del Piacenza. Ma nonostante il suo esordio non gli viene dato modo di giocare molto e allora il Torino decide di spedirlo nella Florentia Viola, che in quel periodo giocava nel campionato di C2. Questi saranno anni in cui passerà in diverse squadre, infatti nel 2003 andrà a giocare al Chieti, nel campionato di C1 e alla fine torna nel Torino, in modo da poter giocare con la prima squadra e aiutarla a risalire in serie A.
L’Ascoli
Dopo il fallimento del Torino e l’entrata nella squadra dell’Ascoli, finisce il campionato per poi essere ceduto alla Sampdoria in cambio di alcune metà di cartellini di altri giocatori molto importanti. Il suo esordio con la squadra genovese sarà in panchina, non riuscendo a trovare un posto in campo come titolare. Solamente dopo un po’ di tempo, a causa dei problemi fisici di Fabio Bazzanti e la squalifica di Francesco Flachi, gli danno la possibilità di poter giocare come titolare nella squadra riuscendo a segnare numerosi gol, come contro l’Atlanta, la Regina e il Chievo. Dopo la stagione di grande successo con la Sampdoria il 2007 lo vedrà trasferito all’Udinese, che presentò un’offerta migliore per ottenere la proprietà del giocatore, offrendo più di 7,3 milioni di euro. Così per due stagioni calcistiche avrà modo di giocare con l’Udinese, militando insieme a Di Natale e segnando 12 reti. I risultati raggiunti con questa squadra saranno ottimi, come i quarti di finale di coppa Uefa.
Con la maglia del Napoli
Il primo giugno dell’anno 2009 il suo cartellino verrà acquistato dal Napoli, con cui avrà modo di firmare un contratto della durata di 5 anni e riuscendo a garantirsi un compenso per stagione di 1,8 milioni di euro e vari bonus, diventando il giocatore azzurro meglio pagato dell’intero campionato, riesce a fare una stagione di grande successo.
In prestito alla Juventus
Il 27 agosto, dopo un anno nella squadra azzurra, verrà ceduto in prestito alla Juventus per la cifra di 4,5 milioni di euro. Il trasferimento non venne accolto nel migliori dei modi dai tifosi del Napoli, che definirono Fabio Quagliarella alla stregua di un traditore. Inoltre non avrebbe potuto giocare in competizioni diverse da quelle italiane perché aveva già giocato una partita di Europa League con il Napoli. Il suo esordio in campo con la maglia bianconera avverrà il 27 agosto 2010, proprio contro la Sampdoria, sua vecchia squadra. La stagione procede nel migliori dei modi fino a che il 6 gennaio dell’anno 2011, durante la partita Juventus contro il Parma, subisce un infortunio ed è costretto a stare fermo per 6 mesi. Nel 2011 viene acquistato totalmente dalla Juventus riuscendo a giocare diversi campionati con la squadra appena citata e ottenendo diversi risultati.
Il ritorno al Torino
Dopo anni di militanza nella squadra juventina, verrà acquistato dalla sua prima squadra, ossia il Torino, per una somma di denaro di 3,5 milioni di euro, che doveva essere necessariamente pagata entro 3 anni dall’acquisto. Il suo ritorno nella squadra granata avviene dopo quasi 9 anni, riuscendo a firmare un contratto della durata di 3 anni.
L’amore con la Samp e la Nazionale
Il primo febbraio 2016 viene nuovamente prestato alla Sampdoria riuscendo a giocare in maniera ottimale, rinnovando il suo impegno con la squadra genovese fino ad oggi. Per quanto riguarda il suo impegno all’interno della nazionale l’allenatore Roberto Donadoni gli diede fiducia convocandolo a soli 24 anni, facendolo esordire nella partita per le qualificazioni agli Europei contro la Scozia, che verrà vinta dalla nazionale italiana con 2 gol. Durante gli Europei del 2008, gli verrà chiesto di sostituire Del Piero durante la partita contro la Romania. Parteciperà anche al mondiale in Sudafrica nel 2010 segnando un gol. Le sue ultime convocazioni risalgono a quelle fatte da Conte nel settembre del 2014 e ottobre 2015.
La storia di stalking contro Fabio Quagliarella
L’attaccante della Sampdoria è stato perseguitato da un poliziotto per cinque anni, e questo gli ha (in parte) rovinato la carriera. In un video mandato in onda dalla trasmissione di Italia 1 Le Iene, Fabio Quagliarella, ha parlato per la prima volta – entrando nei dettagli – dello stalking subìto per quasi cinque anni da un agente della polizia postale, Raffaele Piccolo, che all’epoca dei fatti conosceva e frequentava spesso – sia lui che la sua famiglia – e con cui era in rapporti d’amicizia.
Piccolo fu presentato a Quagliarella da un amico in comune nel 2009, quando era da poco stato ceduto dall’Udinese al Napoli. Pochi mesi dopo il trasferimento a Napoli, Quagliarella e i suoi genitori iniziarono a ricevere lettere minatorie e ricattatorie. Quagliarella e la sua famiglia, quindi, chiesero aiuto allo stesso Piccolo, in quanto agente di polizia e amico di famiglia, che si prese l’incarico di aiutarli a risolvere la situazione grazie anche alle sue conoscenze. Piccolo – che era l’autore delle lettere minatorie – continuò per anni a perseguitare Quagliarella, spedendo centinaia di lettere e diffondendo false notizie nei suoi confronti, accusandolo anche di pedofilia; allo stesso tempo però aveva convinto Quagliarella di essere l’unico in grado di aiutarlo a trovare il responsabile.
Nel 2010 Piccolo fece recapitare alla sede del Napoli delle lettere che accusavano Quagliarella di aver partecipato a dei festini con la camorra, consumando droghe. Quando le lettere si fecero più insistenti, il club – stando a quanto sostiene Quagliarella – decise in pochi giorni di venderlo alla Juventus, contro la sua volontà. Quando i tifosi del Napoli ne vennero al corrente, prima se la presero con Aurelio De Laurentiis, il presidente, ma poi anche con Quagliarella, che è napoletano e fu accusato di aver scelto di lasciare la squadra per cui tifava sin da bambino per andare a giocare con una rivale.
Sampdoria Napoli: approfondimento sul match della 22° giornata
Quagliarella non attraversa un buon momento di forma, ma contro la sua ex squadra sfodera spesso prestazioni importanti. La difesa azzurra sta però ritrovando fiducia e compattezza, limitando le sbandate iniziali e la Sampdoria è l’unica squadra nei top 5 campionati a non aver segnato neanche una rete nei primi 30 minuti: occasione per Manolas e Di Lorenzo, così come per Hysaj apparso rigenerato da Gattuso. Zielinski ha ritrovato il gol, Insigne si è caricato la squadra sulle spalle nel momento di difficoltà. Demme e Ekdal possono garantire voti alti, Ramirez può infastidire Fabian Ruiz svariando per il centrocampo.
Formazioni Sampdoria Napoli
Sampdoria (4-4-2): Audero; Depaoli, Colley, Tonelli, Murru; Ramirez, Ekdal, Thorsby, Linetty; Quagliarella, Gabbiadini. All. Ranieri
Napoli (4-3-3): Meret; Hysaj, Di Lorenzo, Manolas, Mario Rui; Zielinski, Demme, Fabian Ruiz; Callejon, Milik, Insigne. All. Gattuso