Tutti guarderanno alla Norvegia di Haaland e la possibilità dell’ennesimo passaggio verso gli spareggi. l L’Italia di Gattuso non può permettersi però di sottovalutare i due impegni che, nei prossimi giorni vedranno la Nazionale affrontare Estonia ed Israele. Il ct sta lavorando per preparare le due sfide con parecchie certezze e qualche problema dovuto agli infortuni. Vediamo quindi quale potrebbe essere la formazione titolare dell’Italia e la comparazione bonus per queste due partite con i siti consigliati dalla redazione:
Comparazione Bonus
Kean-Retegui in attacco
La Nazionale Italiana di calcio si trova nel pieno del suo percorso più cruciale: le qualificazioni ai Mondiali FIFA 2026. Dopo aver mancato le ultime due edizioni, la pressione è massima sul nuovo corso tecnico guidato da Gennaro Gattuso, chiamato a restituire agli Azzurri il palcoscenico globale.
Il mese di ottobre, con la doppia sfida contro Estonia e Israele (ripetendo la combinazione già richiesta in precedenza dall’utente per le quote), rappresenta la rampa di lancio decisiva in vista del fondamentale scontro diretto di novembre.
La Nazionale dovrà evitare passi falsi contro Estonia ed Israele, pensando anche a segnare quante più reti possibili in ottica differenza reti. Gattuso ha continuato a lavorare sul 4-4-2 basato sulla nuova coppia del gol Kean-Retegui, finora capace di togliere le castagne dal fuoco al Ct anche nei momenti più difficili. Si mormora che il tecnico potrebbe passare al 4-1-3-2 a partita in corso, magari inserendo Cristante come centrocampista aggiunto in caso di emergenza ma, al momento, le possibilità non sono molte. L’undici titolare, quindi, potrebbe essere una copia di quello visto a Debrecen contro Israele con l’unico cambio obbligato a destra, dove Andrea Cambiaso potrebbe prendere il posto dell’infortunato Politano.
L’indisponibilità di Zaccagni aprirebbe poi spazio a sinistra, dove Gattuso non sembra aver ancora deciso chi schierare. Se Dimarco dovrebbe partire da terzino, Spinazzola potrebbe avanzare da esterno alto a sinistra. Il ballottaggio sarebbe con l’ex milanista Tonali, che a Newcastle si sposta spesso sulla fascia ma Gattuso ha voluto provare altre opzioni in allenamento, impiegando sia Cristante che il centrocampista della Fiorentina Nicolussi Caviglia. Durante la conferenza stampa l’ex Juventus è sembrato emozionato: “È un orgoglio per un valdostano rappresentare la Nazionale. Se Gattuso ha svelato di essere curioso di conoscermi, io risponderò con la volontà per dimostrargli che non ha sbagliato”. L’esterno del Bologna è invece a caccia di rivincita: “Dopo un anno poco fortunato, sono qui per giocarmi le mie carte. Andare al Mondiale sarebbe un sogno ma mi godo questo punto di partenza”. Vedremo se saranno della partita già sabato sera a Tallinn o se saranno impegnati martedì ad Udine contro Israele.
La vocazione offensiva di questa Italia
Dopo aver passato anni alla ricerca di soluzioni offensive, Gennaro Gattuso sembra avere l’imbarazzo della scelta. Al momento, considerate le cinque reti in due partite segnate da Kean e Retegui, il ct della nazionale sembra voler puntare ancora su di loro, dicendo che “sarebbe folle cambiare qualcosa che sta funzionando bene”. Se Kean si è finalmente sbloccato in campionato con la Viola, Retegui continua a segnare con regolarità nella certo non probante Saudi League: difficile che Gattuso non continui ad affidarsi a loro per avere le reti necessarie per mettere in cassaforte il secondo posto nel girone. Dopo anni di vacche magre, il panorama del calcio italiano sta offrendo tali e tante alternative da convincere il ct a chiamare l’esordiente Piccoli al posto di Zaccagni, a conferma della nuova vocazione offensivista della Nazionale. Se Gattuso ha preferito lasciare a casa Lucca, che al Napoli sta giocando poco, in panchina ci saranno sia il giovane Pio Esposito che Jack Raspadori, reduce dalla prima rete in Champions con l’Atletico Madrid.
Un destino da evitare
Se la Norvegia dovesse mantenere il primato, l’Italia sarà costretta ancora una volta a passare attraverso il temuto meccanismo dei Playoff, che ha segnato l’eliminazione dalle ultime due Coppe del Mondo. L’ottimo piazzamento nel Ranking UEFA e un buon bottino di punti permetterebbero agli Azzurri di essere testa di serie, evitando così i gironi più complessi.
Tuttavia, il fantasma di avversarie ostiche, come l’immancabile Macedonia o la Svezia, aleggia sull’obiettivo. Gattuso e i suoi ragazzi hanno il dovere di evitare lo spareggio, o, in caso contrario, di dimostrare la necessaria maturità per superare l’ultimo ostacolo verso il Qatar.
La strada è in salita, ma il “ringhio” del nuovo CT e la sete di riscatto di una nazione intera sono pronti a spingere l’Italia fuori dal tunnel delle delusioni mondiali.
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