Dieci record imbattibili del calcio. Almeno in apparenza. No, vabbè: pure in sostanza. Da Messi a Cristiano Ronaldo, passando per le stelle del passato – lucentissime – e anche per Marco Ballotta, il ‘nonno Champions’ con un record europeo che farà rabbrividire chi non lo conosce. Leggi l’articolo dopo una comparazione delle promozioni di benvenuto selezionate questa settimana:

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Pronti a carpire i più esaltanti segreti del calcio? Tra i mille, i dieci record imbattibili del calcio più succosi.

Gento ha vinto più Champions di tutti

Oh, finché CR7 e Messi non si mettono in pari – con l’argentino sulla buona strada a giudicare dalle sue prestazioni e da quelle del Barcellona -, il primato resterà sempre e comunque a Gento. Forse qui è sbagliato parlare d’imbattibilità. Però ci vuole tempo. E nel tempo si è costruito il mito di Gento: non solo uno dei componenti del mitico attacco del Real Madrid di Di Stefano e Puskas, ma anche il più medagliato. Ha vinto sei Coppe dei Campioni tra il 1956 e il 1960, diventando protagonista del quinquennio d’oro del club madrileno. Nel ’66, l’alzò da capitano.

Ceni, il portiere goleador

Il San Paolo è stata l’ultima squadra di una carriera spaventosa. A 46 anni, Rogerio Ceni ha salutato da un po’ il calcio, ma il record che detiene resterà probabilmente per la vita. Anche perché portieri coi piedi buoni se ne vedono, ma non incredibili come i suoi. Ha giocato più di 1100 partite dal 1990, segnando ben 121 reti tra punizioni e rigori. Chilavert, l’unico degno avversario, si è fermato a 62.

Il gol più distante

Butland promette e mantiene. Si è preso la porta della Nazionale inglese giocando con il piccolo Stoke City.. Ma solo tre anni fa, a difendere quei pali, c’era Asmir Begovic, estremo difensore bosniaco. Che detiene un record del calcio difficilmente battibile: il 2 novembre del 2013, contro il Southampton, sorprese il collega Artur Boruc (ex promessa della Fiorentina) calciando per 87 metri e… segnando. Pazzesco.

?Provaci ancora Friedel

A 44 anni era ancora sulla breccia. Ha fatto tanto, Friedel, soprattutto per il movimento calcistico americano, giocando una manciata di partite fino alla fine con la maglia del Tottenham, dove approdò nel 2011 (addirittura titolare nella prima stagione, incredibile). Il primato? Partite consecutive giocate in campionato, 310: tutte e 38 di Premier tra la stagione 2004-2005 e le prime sei della stagione 2012-2013. Poi il ballottaggio con il giovane che spinge dalle retrovie. Vinse alla fine Hugo Lloris, nella gara contro l’Aston Villa. Poi quel portierino lì divenne capitano della Francia campione del mondo.

Marco Ballotta è ‘nonno Champions’

Sembrava vecchio già a 30 anni, ma in A c’era solo da due stagioni. Ha vinto tantissimo, Marco Ballotta. Coppe su coppe con il Parma, poi l’approdo alla Lazio, con la quale ha giocato pure in Champions League. Eh, ed è qui che nasce il record: il classe ’64 fu protagonista della Coppa Campioni del 2007-08, disputando le sei partite del girone della Lazio. 43 anni, 253 giorni. Applausi al ‘nonno Champions’.

1281 gol segnati

Sì, avete letto bene: c’è chi ha segnato 1281 gol in carriera. Non ce l’ha fatta Messi (più o meno sui 700, come Ronaldo), non ce l’ha fatta Maradona. Ce l’ha fatta invece Pelé. Che probabilmente non sarà preso da nessuno. Troppo forte, il brasiliano. Forse il più forte di tutti.

149-0, e tutti autogol

Ormai sono passati quindici anni, ma il mito è rimasto pressoché intatto. Ecco, perché quanto accadde in Madagascar probabilmente resterà per sempre nella storia: chi potrà mai fare di meglio? Cioè, di peggio? Anche qui dipende molto dai punti di vista, nonostante da una cosa non si scappi: l’AS Adema e l’SO de l’Emyrne hanno combinato qualcosa di davvero assurdo, semplicemente facendo autogol.

Il mito di Van der Sar

In Italia è stato un po’ bistrattato, anche perché – subito dopo – la Juve si tuffò su Buffon. Non uno qualsiasi. Eppure, Edwin Van der Sar, oggi dirigente dell’Ajax, qualcosina l’ha combinata in carriera.  A partire da quei 1311 minuti mantenendo la porta inviolata, durante la stagione 2008-2009 tra Premier, Champions, FA Cup e Coppa d’Inghilterra… Imbattibilità millenaria.

Er Pupone, il più vecchio di tutti

Francesco Totti è diventato il giocatore più ‘vecchio’ a segnare in UEFA Champions League andando a bersaglio in casa del Manchester City FC. Il capitano dell’AS Roma, alla veneranda età di 38 anni e un paio di giorni, ha segnato al 23′ con un tocco morbido al City of Manchester Stadium battendo il record di Ryan Giggs. L’ex centrocampista del Manchester United FC aveva segnato a 37 anni e 290 giorni, contro l’SL Benfica alla prima giornata dell’edizione 2011/12.

Portieri d’Egitto nei secoli

184 presenze con l’Egitto, 17 anni al top. Dal 1995 al 2012. Come lui, davvero nessuno. Nemmeno Casillas e Buffon, ancora in attività. Hassan, re d’Egitto prima di Salah, aveva battuto il record di presenze nel gennaio del 2010 contro il Camerun. E soprattutto il record d’imbattibilità in Nazionale. Poi un’autorete di un amico, Ahmed. A chiudere un sogno durato due anni.

E poi sempre un portiere e sempre egiziano, e per buona parte della carriera contemporaneo di Hassan. Si tratta di Essam El-Hadary, che ha sbriciolato ogni record di longevità nel calcio: carriera pluridecennale iniziata nel 1992 ed ancora in corso. E siamo alla ragguardevole cifra di 27 stagioni. Poi un altro record recente: giocatore più anziano di sempre nella fase finale di coppa del Mondo nella partita tra il suo Egitto e L’Arabia Saudita agli ultimi mondiali, grazie ai suoi 45 anni e 161 giorni. In mezzo record d’imbattibilità in coppa d’Africa tuttora imbattuto (675 minuti) e longevità nella stessa competizione continentale.ù

 

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Dante Giordano

Nato in Roma a inizio anni 60. Appassionato di tecnologia e sport di tutti i tipi con una predilezione per la pallacanestro e il calcio gaelico. Ha iniziato a scrivere su giornali locali e testate sportive per poi dedicarsi completamente al progetto de Loschema.it.